Dai che è la volta buona:

Il Benessere alla base del New Normal

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Dai che è la volta buona: Il Benessere alla base del New Normal

Essere nelle condizioni di vivere un contesto di benessere organizzativo è un diritto, non un favola da leggere sui testi di organizzazione o psicologia del lavoro. Tutti possiamo contribuire a questa qualità di una organizzazione perchè dipende da competenze che possiamo riconoscere, allenare, valorizzare. Stiamo vivendo un forte dibattito per individuare soluzioni che possano sostenere le sfide del new normal e comprendere dove indirizzare i nuovi investimenti. Il rischio è che si stia ragionando sul cosa fare, senza aver prima affrontato il tema del PERCHE’ farlo: che tipo di “mondo lavorativo” vogliamo? Se non abbiamo chiara la risposta a questo tema probabilmente potremmo individuare soluzioni tecnologiche, organizzative, legislative che mancano di anima, che non portano a bordo le persone, che non si radicano nelle leve motivazionali e realizzative di manager, team e organizzazioni. E se non c’è l’anima non ci sono profitti, non c’è sostenibilità, non c’è innovazione. 

Proviamo a scendere nel concreto: lo smart working di cui siamo stati attori e spettatori in questi due ultimi anni. Cosa abbiamo osservato? Se non definiamo esattamente cosa sia lo smart working e non lo basiamo su un cambiamento culturale, sulla capacità di alimentare relazioni e comunicazione efficace, da una nuova modalità di organizzazione del lavoro diventa uno strumento che mantiene le logiche dell’impiego in presenza non rispettando equilibri di vita fondamentali per i dipendenti e manager. Risultato: maggiore stress e frustrazione, calo di motivazione, burnout.

Crediamo che il “PERCHE’” che accomuna le organizzazioni in questa fase di profondo cambiamento possa e debba avere un qualità: il benessere personale e organizzativo. Crediamo anche che qualsiasi organizzazione possa perseguire il benessere organizzativo e personale. Quando parliamo di benessere facciamo necessariamente riferimento ad alcune abilità  – le LIFE SKILLS – che tutte le persone posseggono e possono essere riconosciute, allenate e sviluppate. Con il termine Life Skills si definisce un set di 10 competenze che, a seguito di ricerche condotte nel 1993 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, sono emerse come “competenze che portano a comportamenti positivi e di adattamento che rendono l’individuo capace di far fronte efficacemente alle richieste e alle sfide della vita di tutti i giorni”. Nel nostro modello queste competenze sono raggruppate in 3 macro-aree: Ls Emotive  – Consapevolezza di sè, Gestione delle Emozioni, Gestione dello Stress – Ls Relazionali – Comunicazione Efficace, Relazioni Efficaci, Empatia – Ls Cognitive – pensiero Critico, Pensiero Creativo, Risolvere Problemi, Prendere Decisioni.

1° STEP: RICONOSCERLE

Il concetto di Benessere Organizzativo si riferisce al modo in cui le persone vivono la relazione con l’organizzazione. Tanto migliore è questa relazione tanto migliori sono i parametri di prestazione delle persone e di successo dell’azienda. Come impattare sulla qualità di questa relazione? Attraverso il riconoscimento e l’allenamento delle 10 lifeskills, che sono le milestones e il termometro del benessere organizzativo. La misurazione del patrimonio personale e aziendale di queste competenze consente di comprendere la cultura, i comportamenti e gli stili di ogni singola organizzazione e definire precisi parametri di sostegno e/0 sviluppo della stessa. Identificare il profilo identitario dell’organizzazione, rispetto a queste competenze, mette le persone nelle condizioni di esprimere pienamente il proprio potenziale e di divenire attori attivi di un ambiente più stimolante, motivante, di qualità. 

Misurare le competenze consente anche di avere un  ritorno sugli investimenti e una bussola sull’andamento dell’organizzazione e sulla sua capacità di rispondere con creatività, innovazione e agilità ai continui cambiamenti di scenario economico e sociale. 

Nasce così il LIFE SKILLS® Profile, uno strumento versatile e immediato, per avere una fotografia dello sviluppo di queste competenze. Il Profile nasce dalla collaborazione e partnership tra LIFE SKILLS® Business e Six Seconds (il leader mondiale dell’Intelligenza Emotiva) e rappresenta un riconoscimento teorico e pratico del lavoro di più di 20 anni di persone e professionisti. Grazie ai percorsi, esperienze, progetti, ricerche, attivati all’interno di organizzazioni più o meno complesse – in ambito aziendale, educativo, sanitario e del terzo settore – il modello Life Skills® rappresenta un metodo concreto per attivare un cambiamento significativo, innovativo e creativo garantendo il benessere delle persone coinvolte.

Il LIFE SKILLS® Profile è un report che emerge dalla compilazione del Six Seconds Emotional Intelligence Assessment (SEI). Il SEI è stato sviluppato a livello internazionale (in collaborazione con gli uffici di Six Seconds in tutto il mondo); ad oggi più di 50.000 persone, provenienti da più di 30 paesi nel mondo, compongono il campione su cui il tool si basa. Il questionario SEI è composto da 77 item, include un indice di correzione e scale di approfondimento (sopravvalutazione e coerenza).